“La musica è l’espressione sonora delle vicende dell’uomo, ogni esperienza si traduce in stimoli musicali. Suoni Riflessi comunica questa espressione fra gli uomini e le generazioni, sviluppata attraverso tempi e luoghi lontani. La musica non vuole traduzioni, ma solo disponibilità spirituale ed intellettuale.
Il Festival ha superato i venti anni, sempre seguendo la linea dei confronti e delle contaminazioni fra le arti: musica con letteratura, poesia, teatro, arti figurative, scienze; cercando e scoprendo innumerevoli e impensabili relazioni tra di esse.
Suoni Riflessi è anche il momento della condivisione: si condividono le arti, gli stimoli intellettuali, le amicizie. Attraverso Svelare la Musica, un format che ha riscosso un grande successo, si incontrano e si dialoga con musicisti, attori e personaggi degli spettacoli. Suoni Riflessi realizza i suoi concerti e spettacoli con grande attenzione a intercettare e formare un pubblico nuovo e intellettualmente aperto di giovani.”
Mario Ancillotti
- Suoni Riflessi vive per far conoscere ed amare la musica al suo pubblico
- Suoni Riflessi è un “guazzabuglio” di idee innovative sorprendenti
- A Suoni Riflessi i confronti con le altre espressioni rendono la Musica più facile
- A Suoni Riflessi non ci sono confini: tutte le musiche sono possibili
- Suoni Riflessi ama i giovani, sia negli interpreti, sia nel pubblico
- A Suoni Riflessi il pubblico partecipa sempre ad un avvenimento culturale, mai rituale
- A Suoni Riflessi si suona per celebrare la Musica e non i musicisti stessi
- A Suoni Riflessi fra i musicisti e pubblico si comunica con semplicità e amicizia
- A Suoni Riflessi il pubblico è coinvolto ad una partecipazione attiva e divertente
- A Suoni Riflessi si incontrano amici che amano le stesse cose
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