Alberto Batisti è nato a Prato. Diplomato in pianoforte e storico della musica, nel 1986 è critico musicale di Paese Sera e, dal 1988 al 1997, de La Repubblica.
Ha insegnato Storia della Musica alla Scuola di Musica di Fiesole, dal 1994 al 2004 Storia ed Estetica della Musica al Conservatorio di Potenza e dal 2005 al 2018 al Conservatorio di Como. Dal 2018 è titolare della cattedra di Storia della Musica al Conservatorio di Milano.
Fin dalla fondazione nel 1997 è il responsabile del progetto e della direzione artistica dell’Orchestra Camerata Strumentale “Città di Prato”. Dal 1997 al 2009 è direttore artistico del Teatro Verdi di Pisa. Nel 2002 fonda, su incarico della Regione Toscana, Rete Toscana Classica, di cui è tuttora coordinatore artistico.
Dal 2005 al 2018 è stato direttore artistico degli Amici della Musica di Perugia e dal 2008 al 2018 è stato direttore artistico della Sagra Musicale Umbra.
Nel 2012 crea il Premio di composizione sacra “Francesco Siciliani”, promosso dalla Fondazione Perugia Musica Classica in collaborazione col Pontificio Consiglio della Cultura.
Ha curato la traduzione de “La musica nel Rinascimento di Gustave Reese” (Le Lettere, 1990) e “Brahms e Wagner di Massimo Mila” (Einaudi, 1994). Sta scrivendo una nuova “Storia della musica moderna, dal XVII al XX secolo” per Mondadori/Le Monnier.
Dal 1995, per puro divertimento personale, si dedica sporadicamente all’attività concertistica come voce recitante, in un repertorio che copre tutte le partiture più note in cui sia richiesto tale ruolo: Babar di Poulenc, Pierino e il lupo di Prokof’ev, Sports et divertissements e Embryons desséchés di Satie, l’Histoire du Soldat di Stravinskij, The Young Person’s Guide to the Orchestra di Britten.
Ha ideato testi originali per il “Carnaval des animaux” di Saint-Saëns, “La Boîte à joujoux” di Debussy e “Ma mère l’Oye” di Ravel.
Come recitante è stato ospite del Teatro Olimpico di Vicenza, dell’Orchestra della Toscana, dell’Accademia musicale Chigiana, degli Amici della Musica di Firenze e Perugia, al Festival Pucciniano di Torre del Lago, a Messina, Potenza, Como, Prato e, su invito di Luciano Berio, ha interpretato Pierino e il lupo con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretto da Leonard Slatkin.